Musicae Manent reviews

ALTREMUSICHE.IT di Michele Coralli

Alberto Fiori – Christian Ferlaino: Musicae Manent (F&F 001)

Il Fiori/Ferlaino è un duo pianoforte/sax alto (a cui si aggiungono ventole ed elaborazioni elettroniche). Ecco, è proprio sul discorso ventole che la proposta si fa più interessante rispetto al più “consueto” canovaccio impro di marca braxtonaina. Il disturbo di suoni ciclici prodotti da ventole obbligate sulla cordiera del pianoforte, dà il LA per un approccio più disinibito all’improvvisazione, che rimane comunque molto legata ad armonie e simmetrie costruttive. L’ambito esplorativo è ricco, soprattutto nell’abbinamento con il trattamento digitale del suono. Ma nella sua più intima natura “Musica manent” è un lavoro dall’approccio assolutamente acustico e per certi versi non dissimile da quanto proposto da Paolo Angeli la sua chitarra sarda truccata.

JAZZIT – 05 – 2006

Alberto Fiori – Christian Ferlaino: Musicae Manent (F&F 001)

Può avere ancora un senso suonare del free jazz oggi, nel 2006, e in Italia? È una domanda che certo non devono essersi posti i due giovani musicisti che hanno realizzato (e autoprodotto) questo lavoro. Alberto Fiori e Christian Ferlaino l’anno scorso si sono aggiudicati il primo premio nell’ambito della rassegna Iceberg, biennale di giovani artisti indetta dal Comune di Bologna. Dal momento che qualcuno potrebbe chiedersi che cosa sono le ventole elencate sopra fra gli strumenti, passiamo a illustrare brevemente le invenzioni di questi due ragazzi: le ventole altro non sono che dei piccoli motorini ai quali sono stati applicati fili di vario tipo che girando mandano in risonanza le corde del piano su cui sono appoggiate. La “struttura porta eliche”, invece. È un meccanismo che permette di azionare e controllare più ventole contemporaneamente senza doverle reggere con le mani e avendo così la possibilità di suonare contemporaneamente i tasti de pianoforte; ogni motorino viene poi collegato ad un interruttore e a un potenziometro. Ad esempio Twins, il brano che chiude l’album, è interamente suonato con questo sistema. Boleto, invece, è un gioiellino di musica contemporanea, con richiami stilistici lontanissimi fra loro. Certo che ci vuole un bel coraggio a suonare in questo modo al giorno d’oggi. E il coraggio andrebbe sempre premiato.

F. U.